Il mondiale di Formula 1 ha già messo in chiaro una cosa: quest’anno sarà tutto tranne che prevedibile. Al GP del Bahrain, quarta tappa della stagione, gli occhi sono puntati su chi vuole confermarsi e su chi cerca riscatto.
Sotto le luci di Sakhir, in mezzo al deserto, la pista non perdona. E questa volta, il caldo non è solo una questione di temperatura.
Norris davanti a tutti, Verstappen alle calcagna
Con 62 punti in tasca, Lando Norris si presenta in Bahrain da leader del mondiale. Gli basta un solo punto di vantaggio per tenere dietro Max Verstappen, che non ha certo intenzione di restare a guardare.
Terzo in classifica c’è Oscar Piastri, a 49 punti. Difficile pensare che sia un fuoco di paglia. La McLaren sembra avere trovato la quadra. E sta facendo sul serio.
Ferrari, inizio lento. Hamilton chiede tempo
Lewis Hamilton sapeva che il passaggio in Ferrari non sarebbe stato una passeggiata. I podi, per ora, non sono arrivati. Ma lui resta calmo, concentrato.
“Non chiedetemi miracoli. Stiamo lavorando”, ha detto ai microfoni. E in fondo ha ragione. Serve pazienza. Anche se i tifosi – specialmente quelli vestiti di rosso – cominciano a farsi domande.
Prove libere: Norris vola, ma c’è aria di esperimenti
Nella prima sessione del weekend, Norris ha messo tutti in fila con il miglior tempo. Dietro di lui, Gasly e Hamilton. Ma non è solo il cronometro a contare.
La Formula 1 2025 ha introdotto nuove regole che obbligano i team a far scendere in pista piloti con meno di due GP all’attivo. Così si sono visti nomi nuovi: Dino Beganovic per Ferrari, Ayumu Iwasa per Red Bull. Giovani, sì, ma con un piede pesante.
Il programma del weekend
La gara si corre in notturna, ma le temperature restano elevate. Un test non solo per i motori, ma anche per i piloti. Ecco gli orari in Italia:
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FP2 – Venerdì 11 aprile, ore 17:00
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FP3 – Sabato 12 aprile, ore 14:30
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Qualifiche – Sabato 12 aprile, ore 18:00
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Gara – Domenica 13 aprile, ore 17:00
Nuove regole e caldo nell’abitacolo
La FIA ha introdotto un sistema per rinfrescare l’abitacolo. Una buona idea, almeno sulla carta. Ma diversi piloti si sono lamentati: il caldo si sente ancora, soprattutto nei long run.
Sarà un dettaglio, forse. Ma in una gara come quella del Bahrain, anche un grado in più può fare la differenza.
Cosa aspettarsi da questa gara
Il copione non è scritto. La McLaren ha il vento in poppa. La Red Bull non molla. La Ferrari cerca ancora la sua prima vera soddisfazione stagionale.
La pista di Sakhir, tra curve secche e rettilinei lunghi, chiede coraggio e controllo. Chi sbaglia paga. Chi osa, può raccogliere.
Il Bahrain non regala nulla. E domenica, alle 17, non conteranno più le parole. Solo il semaforo che si spegne.
