benefici e possibili rischi per la salute

benefici e possibili rischi per la salute


La colazione è un pasto molto importante. Saltarla è un errore e altrettanto sbagliato è farla focalizzandosi su un solo nutriente, ossia lo zucchero. La cosa giusta da fare è ragionare esattamente come con gli altri pasti e agire in ottica di completezza. Ciò implica, di riflesso, il focus sull’apporto di lipidi, fondamentali per il benessere del cuore e per contrastare l’azione dei radicali liberi.

Nell’ambito delle numerosi fonti, la frutta secca ha un ruolo importantissimo. Se sei qui, significa che vuoi sapere cosa succede se la si mangia a colazione. La guida che abbiamo creato è stata preparata proprio con lo scopo di darti informazioni utili in merito. Parentesi doverosa: tu contatta in ogni caso il tuo dietologo di fiducia.

La frutta secca è un vero e proprio mondo al quale sono legati numerosi effetti positivi. Tuttavia, è utile considerare il fatto che, come tutti i cibi, è bene seguire delle regole per avere la certezza di vivere un primo pasto della giornata all’insegna del benessere. Per sapere qualcosa di più sul tema, non devi fare altro che continuare a leggere.

Quanta frutta secca mangiare la mattina?

Ok, ma quanta frutta secca è il caso di includere nella propria colazione? Se ti stai ponendo questa domanda sappi che, in media, a un soggetto sano che non presenta controindicazioni come le allergie, è consigliato mantenersi entro i 30 grammi al giorno, che si possono dividere equamente tra colazione e spuntini.

Nel caso della frutta disidratata – tra le opzioni più famose, ricordiamo le albicocche – spesso commercializzata nelle medesime confezioni della frutta secca, la raccomandazione è quella di mantenersi entro i 30 grammi giornalieri. La differenza riguarda il fatto che, in questo secondo caso, si ha a che fare con un prodotto ancora più calorico.

Per quanto riguarda i benefici, oltre all’efficacia antiossidante è possibile menzionare l’efficacia antinfiammatoria. La combo di questi due effetti contribuisce, insieme con genetica e focus sulle restanti regole dello stile di vita fra attività fisica e alimentazione, alla riduzione del rischio di diagnosi di tumore e di problemi cardiovascolari potenzialmente fatali.

Qual è il momento migliore per mangiare la frutta secca?

La colazione è un momento fantastico per mangiare la frutta secca. La sua assunzione, infatti, andrebbe evitata nelle immediate vicinanze temporali dei pasti principali. Come mai? Per l’apporto calorico notevole, che non fa che rendere più gravoso il processo di digestione. Proprio per questo motivo, non dovresti mangiare la frutta secca dopo cena.

A colazione, ribadiamo, va benissimo. Lo stesso si può dire per lo spuntino, un pasto nel corso del quale, pur essendo ridotto l’apporto calorico, bisogna ragionare esattamente come si fa con gli altri ed evitare di esagerare con gli zuccheri. Varia comunque il più possibile gli spuntini che assumi durante la giornata. Se a metà mattina scegli la frutta secca, a metà pomeriggio concediti un cubetto di formaggio.

La frutta secca è perfetta anche come spuntino pre e post workout. Aiuta, sempre lontano dai pasti principali, a dare un boost di energia a chi è impegnato nello studio e, grazie alla sua ricchezza in grassi buoni, è particolarmente consigliata alle donne in gravidanza, il cui corpo “sfrutta” questi nutrienti nei processi di formazione e di miglioramento di distretti del corpo del feto come quello degli occhi.

La frutta secca ha controindicazioni?

La frutta secca a colazione presenta, come ricordato nelle righe precedenti, diversi benefici. Essenziale, però, è considerare pure le controindicazioni. Oltre all’allergia e all’intolleranza – quest’ultima è legata alle quantità e non coinvolge, lato reazione, il sistema immunitario – è bene citare pure l’obesità e il sovrappeso, così come il fatto di soffrire di colite, rettocolite ulcerosa o morbo di Crohn. Il problema, in questi casi, risiede nel contenuto di fibre che, pur essendo inferiore rispetto a quello di altri alimenti, è comunque eccessivo.

Da ricordare è poi il fatto che la frutta secca è molto ricca di acido fitico, noto per il fatto di inibire, legandosi ad essi, l’assorbimento di nutrienti come il ferro e lo zinco. Il problema si risolve mettendo la frutta secca in ammollo e, in generale, è poco frequente tra chi segue una dieta varia e completa. Questa evenienza, purtroppo, al giorno d’oggi non va assolutamente data per scontata.

La frutta secca, infine, è caratterizzata da proteine che non presentano tutti gli amminoacidi essenziali. Questo aspetto è un problema fino a un certo punto in quanto, combinando bene gli alimenti, meglio se con l’aiuto di un nutrizionista, consigliato soprattutto quando si segue un regime alimentare vegano, si porta a tavola tranquillamente un pasto completo.

Come consumare la frutta secca a colazione

La frutta secca a colazione si può consumare in diversi modi. Puoi mettere un paio di mandorle nel vasetto dello yogurt greco o utilizzarle per guarnire un porridge preparato con latte vegetale e semi oleosi (si tratta di una delle colazioni più complete in assoluto). In alternativa, puoi usare le creme e spalmarle sul pane.

La crema di frutta secca è un’ottima alternativa per introdurre questo alimento ai bambini in svezzamento. Attenzione: anche se si tratta di un alimento allergizzante, puoi introdurlo da subito, salvo diverse indicazioni del pediatra. Non dargliela con il cucchiaino in quanto rischi che si crei in bocca un pericoloso “mattoncino”.



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