Pensione: ora possono togliertela per sempre se usi troppo il bancomat

Pensione: ora possono togliertela per sempre se usi troppo il bancomat


Da anni ci ripetono che pagare con le carte è la scelta migliore ma ora chi usa “troppo” le carte rischia di perdere la pensione. Vediamo cosa sta succedendo.

Dalla pandemia di Covid in avanti, la maggior parte di noi – forse per una questione igienica – ha iniziato ad usare sempre di più carte di debito e di credito anche per le piccole spese come la spesa al supermercato piuttosto che la colazione al bar al mattino. Del resto da tempo ci viene ripetuto che i pagamenti con gli strumenti digitali sono da preferire ai pagamenti con i contanti.

persona che effettua un pagamento con il bancomat
Pensione: ora possono togliertela per sempre se usi troppo il bancomat/Karmek.it

Tutte le attività commerciali e ristorative sono obbligate, per Legge, ad accettare pagamenti con Bancomat o con carta di credito anche per importi minimi come un caffè e non possono – sempre per Legge – addebitare ai noi clienti le commissioni. Inoltre – fattore importantissimo – pagare con bancomat e carte, essendo strumenti tracciabili- è anche un modo per contrastare l’evasione fiscale.

Dunque ben vengano bancomat e carte di credito ma…Ora arriva la stangata: chi usa in modo “eccessivo” bancomat e carte rischia di perdere l’assegno Inps. Incredibile ma vero: gli strumenti di pagamento tanto caldeggiati e sostenuti dal Governo, ora rischiano di mettere nei guai milioni di pensionati.

Pensione a rischio se usi troppo bancomat e carte

La maggior parte di noi ormai si avvale di bancomat e carte di debito o di credito per pagare anche piccoli importi. Ma ora arriva la stangata: se l’Inps ritiene che un pensionato stia abusando di questi strumenti, allora gli toglierà l’assegno mensile. Sembra uno scherzo, invece è tutto vero.

anziano di spalle che cammina con il bastone
Pensione a rischio se usi troppo bancomat e carte/Karmek.it

Percepisci una pensione d’invalidità civile? Inizia a tremare perché l’Inps ha avviato controlli a tappeto per appurare che tu ne abbia effettivamente diritto. La pensione d’invalidità civile, quest’anno, ammonta a 336 euro al mese. Se la tua invalidità è totale, cioè al 100% allora hai diritto a questa prestazione anche se il tuo reddito arriva fino a 19.461,12. Un reddito sicuramente non bassissimo ma certamente nemmeno alto.

Ebbene, per verificare che tu non abbia fatto il “furbetto” dichiarando un reddito inferiore a quello reale, l’Inps ora monitora anche il tuo stile di vita e, dunque, le tue spese e se fai molti acquisti, magari anche costosi, con bancomat o carte di debito o credito, allora può sospenderti l’assegno di invalidità.

Infatti acquisti frequenti o molto costosi potrebbero essere indizio di una dichiarazione dei redditi falsa che non rispecchia la reale situazione economica del soggetto beneficiario dell’assegno di invalidità. Di solito, tuttavia, prima di arrivare alla revoca definitiva della prestazione, l’Inps permette di difendersi portando prove e certificazioni a sostegno della propria causa. Insomma il pensionato ha sempre l’opportunità di difendersi e dimostrare di non aver dichiarato il falso in fase di dichiarazione dei redditi.



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