è tra le più scadenti in commercio

è tra le più scadenti in commercio


Il tonno in scatola è sicuramente uno degli alimenti che non mancano mai in casa nostra perché possono salvarci in diverse situazioni. Quando non sappiamo cosa cucinare, ecco che la pasta col tonno ci evita di morire di fame. Possiamo anche improvvisare un aperitivo con gli ospiti preparando dei tramezzini un po’ vintage con tonno e maionese.

Ma ovviamente questo alimento si può usare in tantissime altre ricette, non c’è limite alla fantasia. Al supermercato, quando arriviamo davanti allo scaffale del tonno, non sappiamo mai quale scegliere e forse prendiamo semplicemente quello che costa meno o di cui il pack è più accattivante. Niente di più sbagliato!

Fra i vari tonni in commercio, infatti, ce ne sono alcuni che sarebbe meglio non acquistare perché sono molto scadenti. Altri invece, possono effettivamente essere consumati nell’ambito di una dieta variegata e sana, anche da chi è a dieta. Ci sono diversi aspetti da considerare per scegliere in modo consapevole il miglior tonno in scatola da acquistare.

Come scegliere il miglior tonno da acquistare

Sicuramente quando acquistiamo il tonno in scatola possiamo considerare il prezzo ma non solo. Leggere l’etichetta è fondamentale quando si tratta di cibo e ormai questo lo sappiamo noi consumatori. Quindi, bisogna controllare gli ingredienti per valutare se il tonno è il più puro possibile e dunque che non siano stati aggiunti esaltatori di sapidità.

Se ci sono Glutammato, coloranti o conservanti, meglio passare oltre. Gli unici ingredienti presenti devono essere l’olio e il sale (preferire in particolare il tonno con meno sale aggiunto possibile). Attenzione anche ai grassi saturi presenti: se il livello di questi è elevato, vuol dire che per la conservazione del tonno sono stati utilizzati oli vegetali di scarsa qualità: questo non va bene.

Un altro aspetto da considerare è il contenitore: è vero, siamo abituati (o forse, meglio dire, affezionati) alla scatoletta del tonno (che ci fa tornare indietro nel tempo alle prime volte in cui ci siamo messi ai fornelli) ma è meglio acquistare il tonno in vetro, così da poter valutarne l’aspetto prima di acquistarlo. Inoltre, in questo vasetto di vetro, il tonno è più compatto e meno sminuzzato rispetto a come è compresso nella scatoletta in latta.

Tonno sott’olio o tonno al naturale: quale prendo?

Soprattutto i più attenti alla dieta opteranno per il tonno in scatola naturale, privo di olio, perché appunto è meno calorico. Probabilmente da questo punto di vista è la scelta migliore ma in un’ottica più generale, potrebbe rivelarsi la scelta meno salutare rispetto a quello sott’olio e la motivazione è piuttosto chiara.

Il tonno in scatola ha bisogno di diversi conservanti per potersi appunto “conservare” in buone condizioni e quindi l’olio viene usato proprio per tale motivo. Nel tonno al naturale, dato che non c’è l’olio, si aumenteranno i qualitativi di sale (usato, potremmo dire “impropriamente”, come conservante). Anche se questo prodotto ha dunque meno calorie, contiene invece più sale.

Quindi, piuttosto preferire il tonno sott’olio, controllando che l’olio usato sia quello extravergine d’oliva, pregiato e nutriente per noi. A prescindere dalle proprie preferenze personali, che ovviamente possono portare verso una direzione o verso l’altra, queste in linea di massima sono le considerazioni riguardo al tonno sott’olio o al tonno al naturale.

A cosa fare attenzione quando si gusta il tonno

Una volta aperta la nostra scatoletta o il nostro barattolo di vetro con il tonno, ci sono diversi elementi da valutare per capire se si è fatta una scelta giusta: sicuramente bisogna guardare il colore della carne che può andare dal marrone chiaro al rosa pallido ma l’importante è che non ci siano macchie scure o spine.

Il tonno pinna giallo ha un colore rosato mentre il tonnetto e il tonno rosso del mediterraneo sono di colore tendente al marrone scuro. L’interno deve essere chiaro mentre l’esterno può anche virare su toni più scuri. Per quanto riguarda la consistenza, la carne deve essere compatta, soda e i filetti, interi. Se si sbriciola fra le mani, il trancio non è di qualità ma è stato pressato e compattato.

E dopo la vista, arriva il momento di usare l’olfatto. Infatti anche l’odore del tonno deve essere gradevole con una leggera nota oleosa. Infine, al sapore la carne deve rimanere carnosa e non sfaldarsi. Inoltre, non deve essere eccessivamente salato ma solo leggermente sapido. Non c’è dubbio che usando tutti i nostri sensi potremo decretare se vale la pena continuare ad acquistare un certo tonno in scatola.

Il tonno è davvero un ingrediente versatile in cucina: come usarlo

Il tonno si può usare in tantissime ricette in cucina e, dato che è molto economico, lo consumiamo con piacere anche più volte alla settimana. Va bene mangiarlo crudo (per esempio aggiungendolo nell’insalata) oppure cotto, per accompagnare delle verdure. Ciò non toglie che potremo sfiziarci anche a preparare piatti più elaborati.

Degli esempi sono le polpette di pesce, che piacciono tanto anche ai bambini. E per di più, il tonno è perfetto da usare anche per dei primi piatti da leccarsi i baffi come la famosa pasta al tonno (sia con il sugo che in bianco), oppure piatti tipicamente estivi come il cous cous o l’insalata di riso.



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