4 bonus per le donna in difficoltà: i CAF spiegano come non perderne nessuno

4 bonus per le donna in difficoltà: i CAF spiegano come non perderne nessuno


Presentiamo i Bonus che i CAF suggeriscono di richiedere alle donne che si trovano in difficoltà non solo per motivi economici.

Ci sono quattro aiuti che le donne possono ottenere soddisfacendo alcuni specifici requisiti. Sono attivi nel 2025, vediamo chi può farne domanda e quali opportunità offrono.

Donna e scritta Bonus
4 bonus per le donna in difficoltà: i CAF spiegano come non perderne nessuno (Karmek.it)

Viviamo in una società in costante (e apparente?) evoluzione. La figura della donna è diversa da quella di pochi anni fa, oggi è più indipendente, meno convenzionale, consapevole dei suoi diritti e pronta ad infrangere le barriere. Nonostante questo cambiamento continua la lotta verso una società ancora maschilista, dove gli uomini hanno stipendi più alti e dove i ruoli di potere in tanti casi rimangono prerogativa del sesso considerato forte.

Per non parlare della fatica con cui si stanno ridefinendo i ruoli nella famiglia, dove marito e moglie, papà e mamma si trovano su uno stesso piano e non su livelli differenti – inutile dire chi secondo alcuni dovrebbe stare sul gradino più basso. Il numero dei casi di femminicidio, di stalkeraggio e di violenza domestica continua a spaventare e sebbene oggi le donne che denunciano sia sempre di più serve un cambiamento di mentalità più radicale per porre un reale freno ad un fenomeno che rovina la società e ci rende più simili a delle bestie che a degli esseri umani.

Su quali aiuti possono contare le donne in difficoltà

Rimaniamo collegati al tema della violenza domestica e del coraggio delle donne che denunciano il partner o il familiare aguzzino in un tentativo di recuperare la loro libertà. Denunciare significa iniziare un percorso difficile, senza sicurezza economica e spesso senza più nemmeno una casa. Per queste donne che decidono di vivere c’è il Reddito di libertà, un sostegno mensile di 500 euro erogato per dodici mesi.

Banconote da 500 euro
Su quali aiuti possono contare le donne in difficoltà (Karmek.it)

La misura si può nuovamente richiedere grazie ad un rifinanziamento di 30 milioni di euro per il triennio 2024/2026. Coloro che erano rimaste escluse dagli aiuti per insufficienza di fondi possono ora inoltrare nuovamente domanda entro il 18 aprile 2025 e avranno la priorità sulle nuove domande che si inviano tramite portale INPS. Per ottenere il beneficio bisognerà essere residenti in Italia, essere seguite da un centro antiviolenza o dai servizi sociali, essere cittadine italiane, comunitarie o extracomunitarie con permesso di soggiorno. Serve anche l’attestazione di un percorso di emancipazione dalla violenza e di stato di bisogno economico.

Il Reddito di libertà è compatibile con un secondo aiuto, l’Assegno di Inclusione. Questo supporto dal valore base di 500 euro più 280 euro se si paga un canone di locazione è destinato a chi vive in una famiglia con un minore, un disabile, un over 60 oppure un soggetto in condizioni di disagio sociale. L’ISEE nel 2025 non dovrà superare i 10.140 euro mentre il reddito familiare dovrà essere inferiore a 6.500 euro. Il patrimonio immobiliare oltre la prima casa non dovrà superare i 30 mila euro.

Continuiamo con gli ultimi due aiuti. Il Bonus mamme disoccupate erogato alle donne con figli sotto i sei mesi o un figlio adottato fino a sei anni prevede versamenti per un massimo di cinque mesi se si ha un ISEE entro 20.221,13 euro. La richiesta si inoltra al Comune di residenza. Infine c’è il Bonus donne rivolto alle aziende che assumono donne disoccupate con contratto a tempo indeterminato. Consiste in un’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali fino ad un massimo di 650 euro al mese per due anni.



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