Il caffè è sicuramente una bevanda di alto livello e grazie all’energia che riesce a conferire a chi lo beve è sicuramente una delle preferite con le quali iniziare la giornata. Possiamo descriverlo come una vera e propria bomba di energia ed è per questo che molti di noi lo consumano appena svegli ancor prima di fare colazione.
Sicuramente parliamo di una bevanda che è bene dosare poiché definita eccitante e in grado di innescare un sentore di dipendenza nelle persone. Contiene poi caffeina ed è proprio per questa ragione che consumarne in quantità eccessiva potrebbe danneggiare la salute delle persone. Per fortuna però a tutto questo c’è un rimedio molto valido.
Esiste, infatti, la possibilità di bere il caffè in una variante più salutare ma altrettanto valida che risponde al nome di caffè decaffeinato. Ecco che cosa sappiamo su questo prodotto e che cosa comporta berlo ogni giorno soprattutto per parametri come glicemia e colesterolo. Sarà più o meno valido della variante classica alla quale tutti siamo abituati?
Perché il caffè genera dipendenza?
Quando parliamo di caffè parliamo di una bevanda tipicamente italiana che viene associata all’energia e al brio ed è proprio per questo motivo che si tende a consumarlo nelle fasi più salienti della giornata. Ci riferiamo alla colazione, quando ci siamo svegliati da poco e abbiamo di bisogno di attingere a una riserva di energia, oppure nei momenti della giornata in cui ci viene sonno.
La variante classica del caffè, però, potrebbe risultare un problema non solo per il prodotto di per sé acido e per la possibilità di assumere una dose troppo alta di bevande eccitante. Ricordiamo infatti che il caffè contiene il principio attivo della caffeina e che proprio per questo motivo andremo ad introdurre nel nostro corpo una sostanza in grado di creare dipendenza.
È proprio la caffeina a scatenare questa reazione nel corpo umano il quale, abituandosi al caffè, non ne può più fare meno. Ovviamente la dipendenza si innesca solamente quando si passa ad un uso del prodotto ad un abuso dello stesso. Proprio per questo motivo alcune persone sperimentano una vera e propria fase di astinenza quando smettono di bere il caffè in maniera improvvisa.
Che cos’è il caffè decaffeinato?
Sono davvero tante le persone che non riescono a dire di no ad una buona tazza di caffè, ma purtroppo per svariati motivi di origine diversa non sempre si ha la possibilità di consumare questo prodotto in quantità consistenti proprio perché si tratta di una sostanza in grado di innescare dipendenza e comportare problemi di natura psichica e fisica.
A tal proposito si è pensato di inventare un prodotto che ricordi il caffè per aspetto e per sapore, ma che sia completamente privo del caffeina. Ecco, dunque, che parliamo del caffè decaffeinato, il quale è stato inventato agli inizi del 1900 da Ludwing Roselius, il quale viene annoverato proprio come il fondatore o il creatore di questa bevanda salvavita.
In linea generale possiamo dire che il caffè in questione è uguale a quello classico sotto ogni punto di vista, se non fosse per la completa assenza della caffeina oppure per la sua presenza in quantità così tanto piccole da non essere nemmeno prese in considerazione. Del resto esistono varie tecniche che possono eliminare il principio attivo dal chicco di caffè.
Esistono delle controindicazioni relative al consumo di caffè decaffeinato?
Sicuramente quando pensiamo al caffè decaffeinato facciamo riferimento ad una bevanda molto più salutare rispetto a quella alla quale siamo abituati, anche se bisogna comunque pensare che si tratta sempre di un prodotto da limitare poiché potrebbe avere effetti avversi sul corpo e sulla mente. Questo a prescindere dalla presenza o dall’assenza della caffeina.
Anche il caffè decaffeinato, infatti, se consumato in dosi eccessive potrebbe avere degli effetti collaterali. Anche se non riesci ad innescare un senso di dipendenza, questo prodotto può comportare notevoli problemi di salute poiché si tratta di una bevanda estremamente acida che potrebbe influire sulla mucosa dello stomaco e dell’intestino.
Ecco, quindi, che potrebbero palesarsi patologie di natura gastrica come il reflusso o, peggio ancora, la gastrite. Bere troppo caffè, inoltre, potrebbe comportare e sopraggiungere del mal di testa, situazione davvero invalidante che potrebbe compromettere tutte le attività della giornata. Ecco perché anche in questo caso non bisogna mai esagerare.
Quali sono i benefici del caffè decaffeinato?
Se ci dovessimo ritrovare a scegliere tra un caffe normale e quello deka è sempre più indicato far volgere la propria scelta su quello decaffeinato, in quanto pur trattandosi di una bevanda acida è sicuramente più salutare rispetto alla sua variante classica. Pare inoltre che tale bevanda riesca ad avere dei benefici su alcuni parametri medici.
Ci riferiamo infatti al colesterolo e alla glicemia. Secondo il parere di alcuni studiosi del settore, infatti, il caffè decaffeinato riuscirebbe a tenere a bada il valore di questi due parametri sconfiggendo, e in parte abbassando, i livelli di colesterolo cattivo e tenendo sotto controllo la glicemia. In questo modo andremo a scongiurare l’accumulo dei grassi e, al tempo stesso, eviteremo la presenza di picchi glicemici che in alcuni casi potrebbero rivelarsi molto pericolosi.