Scopriamo insieme le cause più comuni e le possibili soluzioni per risolvere i guasti più frequenti di un climatizzatore auto.
Con l’arrivo dell’estate e delle temperature elevate, l’efficienza del climatizzatore auto diventa cruciale per garantire comfort e sicurezza durante la guida. Un impianto di climatizzazione funzionante non solo assicura un ambiente piacevole nell’abitacolo, ma contribuisce anche a mantenere alta la concentrazione e ridurre la stanchezza alla guida, soprattutto dopo aver lasciato l’auto esposta al sole o durante lunghe code. Tuttavia, non è raro imbattersi in problemi che ne compromettono il corretto funzionamento. Scopriamo insieme le cause più comuni e le possibili soluzioni per risolvere i guasti più frequenti.
I guasti più frequenti del climatizzatore auto e come intervenire
Uno dei problemi più diffusi riguarda l’impianto che non si attiva affatto. In questo caso, la causa più probabile è un malfunzionamento del compressore del climatizzatore, componente fondamentale per far circolare il fluido refrigerante. Un guasto al compressore richiede un intervento specializzato e pertanto è consigliabile rivolgersi immediatamente a un’officina qualificata.
Analogamente, altri malfunzionamenti possono derivare da sensori difettosi, come quelli della pressione o della temperatura, che impediscono all’impianto di operare correttamente. Anche per questi guasti l’assistenza tecnica è indispensabile.

Quando il climatizzatore funziona ma il flusso d’aria fresca è debole o insufficiente, le cause possono essere molteplici e spesso risolvibili con semplici controlli. Ad esempio, un filtro anti-polline intasato può limitare drasticamente il ricircolo d’aria all’interno dell’abitacolo. La sua sostituzione o pulizia è un intervento di manutenzione ordinaria che migliora sensibilmente le prestazioni dell’impianto.
Un altro componente da verificare è il radiatore del climatizzatore. La presenza di polvere, foglie o detriti può comprometterne l’efficienza. In questo caso, un semplice lavaggio con un getto d’acqua ad alta pressione è spesso sufficiente per ripristinare la funzionalità.
Un segnale chiaro di un possibile malfunzionamento è quando, nonostante l’attivazione del climatizzatore e l’impostazione della temperatura bassa, dalle bocchette esce aria calda. Questo fenomeno è generalmente dovuto all’esaurimento del gas refrigerante all’interno dell’impianto, che deve essere ricaricato da un tecnico specializzato.
La perdita di gas refrigerante è un processo fisiologico, ma è fondamentale individuare eventuali fughe o perdite nelle tubazioni che potrebbero accelerarne il consumo. Per questo motivo, oltre al rabbocco, il tecnico effettua un controllo approfondito, spesso utilizzando sostanze fluorescenti o altri metodi diagnostici specifici per rilevare possibili falle.
La ricarica del gas deve essere eseguita con apparecchiature dedicate per garantire il corretto dosaggio e la sicurezza dell’impianto. È un intervento che non dovrebbe mai essere effettuato in autonomia per evitare danni e garantire la massima efficienza del sistema.
Per chi riscontra problemi con il proprio climatizzatore o desidera effettuare una manutenzione preventiva, è fondamentale affidarsi a un servizio di assistenza professionale. Presso le officine specializzate del Gruppo Fassina, ad esempio, è possibile richiedere un controllo completo dell’impianto di climatizzazione, dalla diagnosi dei guasti al lavaggio del radiatore, fino alla ricarica del gas refrigerante.