Lo apriamo decine di volte al giorno senza nemmeno pensarci. È sempre lì, silenzioso, pronto ad accogliere tutto ciò che ha bisogno di una conservazione a basse temperature. Dal momento in cui torniamo a casa con le buste della spesa, è automatico: sistemiamo tutto in cucina e poi via, dentro il frigo. Perché “così si conserva meglio”, “così dura di più”, “così non va a male”. Ma siamo davvero sicuri di essere in grado di usarlo in modo corretto?

Il frigorifero è uno degli elettrodomestici più sottovalutati quando si parla di salute. Non basta tenerlo pulito, impostare la temperatura corretta o ricordarsi di sbrinarlo. C’è un errore molto comune che commettiamo quasi tutti e che può compromettere non solo la qualità degli alimenti, ma anche la nostra salute e, in alcuni casi, farci buttare via cibo ancora perfettamente buono. Stiamo parlando di un’abitudine radicata, quasi automatica: mettere nel frigo alimenti che non andrebbero mai refrigerati.
Mai conservare questi alimenti nel frigo è un errore che può costare davvero caro
Se da un lato è vero che il freddo rallenta la proliferazione batterica, dall’altro alcuni cibi, se conservati al freddo, possono perdere sapore, consistenza, proprietà nutritive, e in certi casi sviluppare muffe o alterarsi in modo anomalo. Non solo: mettere nel frigo alimenti sbagliati può causare contaminazioni incrociate e aumentare il rischio di proliferazione batterica, soprattutto se il frigo è già pieno o disorganizzato.

Ma quali sono quindi questi alimenti che non andrebbero mai conservati in frigo e che puntualmente vanno a finire al suo interno? A differenza di quello che si possa pensare, i pomodori non andrebbero mai messi in frigo. Il freddo blocca la maturazione e rovina la consistenza. Diventano molli, farinosi e perdono il loro sapore dolce e intenso. Meglio tenerli in una ciotola all’aria aperta, lontano dalla luce diretta. Peggio ancora se refrigeriamo le patate, in questo caso il freddo trasforma l’amido in zuccheri, alterando gusto e consistenza. In più, possono diventare tossiche se esposte alla luce e all’umidità. Meglio un luogo fresco e buio, come la dispensa.
Anche le cipolle andrebbero conservate altrove. In frigo diventano mollicce, ammuffiscono e assorbono umidità (e odori). Conservale in un sacchetto di carta, in un luogo asciutto e ventilato. Stesso discorso anche per l’aglio, anche lui soffre l’umidità del frigorifero. Può germogliare più velocemente e perdere aroma. Meglio tenerlo in una retina o in un contenitore forato, sempre fuori dal frigo. Ci sono poi anche le banane, il freddo ne blocca la maturazione e fa annerire la buccia. Lasciale maturare a temperatura ambiente, lontano da altra frutta. Insomma, prima di sistemare nuovamente la spessa, attenzione a cosa si mette nel frigo, perché altrimenti si rischia solo di buttare soldi e stare male.