In Italia non è possibile effettuare modifiche alla propria targa. L’ultima sentenza del Tribunale, però, potrebbe cambiare le cose.
Modificare la targa della propria auto o della moto nel nostro Paese non è una mossa consentita dalla legge. Non si tratta, dunque, di qualcosa che potrà essere fatta a piacimento dal possessore del mezzo. Le targhe automobilistiche italiane, infatti, seguono regole ben precise e saranno sempre assegnate dallo Stato, seguendo un ordine preciso di riferimento. Nello specifico, sarà compito dell’ ufficio competente del Dipartimento per i trasporti terrestri nel momento esatto dell’immatricolazione del mezzo in questione.
Il cambio della targa legalmente valido può avvenire solo in alcuni casi specifici. Se la targa dovesse risultare ormai illeggibile – dopo un incidente o dopo un qualsiasi deterioramento – o rubata, sarà possibile richiedere una nuova targa. Una sorta di nuova immatricolazione del veicolo.
In definitiva, non sarà possibile procedere alla modifica della targa senza una giusta causa. Chi modifica, per esempio, la propria targa con lo scotch, in modo tale da evitare i controlli per non pagare le multe, va verso un reato molto grave, vale a dire la falsificazione di documento pubblico.
Ma in questo testo vogliamo parlare di una curiosità davvero incredibile accaduta di recente proprio su questo argomento. Ecco l’ultima decisione del Tribunale che sta scatenando un vespaio di polemiche. Tutti i dettagli a riguardo.
Modifica i dati della targa con lo scotch, ma viene assolto in Tribunale: l’incredibile caso accaduto in Italia
Un utente beccato con la targa della propria auto modificata dallo scotch è stato assolto, di recente, dal Tribunale di riferimento. La notizia è di qualche giorno fa, precisamente del 3 giugno 2025, e vede come protagonista un uomo di 64 anni. L’episodio è accaduto a Novate Milanese, in Lombardia. L’automobilista in questione è stato fermato dalle forze dell’ordine, le quali hanno scoperto la trasformazione della targa con la prima lettera “D” che era stata modificata in una “B”.
L’uomo era stato multato, come avviene in tutti questi casi. Il Tribunale di riferimento, però, ha ribaltato la situazione. Gli avvocati difensori dell’uomo, infatti, hanno portato avanti la tesi della modifica involontaria dell’uomo. Il 64enne, infatti, non aveva provveduto personalmente alla modifica della propria targa auto.
In pratica, per i difensori dell’uomo la modifica sarebbe avvenuta per uno scherzo fatto da ignoti. Il Giudice ha accolto questa tesi difensiva e ha ribaltato la sentenza. Per il 64enne, quindi, non c’è stata più nessuna multa da dover pagare.
