Nuovo termine per lo stop delle auto diesel Euro 5: quando andranno rottamate

Nuovo termine per lo stop delle auto diesel Euro 5: quando andranno rottamate

Non si placano le polemiche sullo stop imposto dal Governo sulle auto alimentate a Euro 5. Ecco la data da segnare sul calendario

La norma — contenuta nel decreto 121/2023 — prevede che nelle città sopra i 30.000 abitanti, nei feriali dal lunedì al sabato tra le ore 8:30 e 18:30, non possano circolare i veicoli diesel Euro 5 (immatricolati tra il 2011 e il 2015). L’obiettivo è ridurre i livelli di smog e ossidi di azoto (NO₂) in una delle aree europee più critiche sul piano ambientale.

Si stima che il divieto riguarderà 1,5 milioni di automobili, provocando un impatto significativo sulla mobilità di lavoratori, pendolari e famiglie. Il divieto è una risposta all’infringement europeo dovuto al persistente superamento dei limiti di PM10 e NO₂. Bruxelles impone misure concrete: tra queste, i blocchi del traffico Euro 5 rappresentano uno strumento urgente e diretto.

Il blocco previsto coinvolgerebbe milioni di veicoli adibiti a trasporto di lavoratori, studenti, agricoltori e professionisti. Per molti, l’alternativa tecnologica o l’auto nuova rappresentano opzioni insostenibili: da qui la pressione politica per far slittare l’applicazione del divieto.

Quando l’addio alle auto Euro 5?

Il tanto discusso divieto di circolazione per le auto diesel Euro 5, previsto dal 1° ottobre 2025 in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia‑Romagna, rischia di slittare. Lo stop, concepito per contrastare l’inquinamento nella Pianura Padana, si trova ora al centro di un braccio di ferro politico tra governo e territori.

Addio auto Euro 5
Quando diremo addio alle auto Euro 5? – (panorama-auto.it)

Duro il commento di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture: “Sto lavorando a un emendamento per fermare questo stop, irrazionale e imposto da Bruxelles”. Anche la Regione Lombardia, con una mozione votata dal centrodestra, chiede il rinvio: “Non possiamo mettere alla porta milioni di cittadini, molti usano l’auto per necessità” ha osservato Alessandro Corbetta, capogruppo leghista. Forza Italia ha annunciato anch’essa un emendamento in sede parlamentare per posticipare l’entrata in vigore.

Di segno opposto l’indicazione del Partito Democratico e delle associazioni ambientaliste, che ricordano come il traffico diesel sia responsabile di circa il 40–45% delle emissioni di NO₂ in Pianura Padana. Secondo il Pd lombardo, rinviare lo stop equivale a ignorare le “urgenze sanitarie” legate a smog e malattie respiratorie che riducono l’aspettativa di vita in alcune province di 1–2 anni.

Chi circolasse con un veicolo diesel Euro 5 nei periodi vietati – feriali 8:30‑18:30 – rischia sanzioni tra 168 e 679 euro, con possibile sospensione della patente da 15 a 30 giorni in caso di recidiva. Per attenuare l’impatto, alcune Regioni hanno introdotto il sistema “Move‑In”: una scatola GPS installata a bordo che consente un numero limitato di chilometri annuali nelle zone vietate.

Le misure variano in base all’area geografica e alla stagione. Piemonte: divieto dal 1 ottobre 2025 al 15 aprile 2026, nei giorni feriali. Lombardia: restrizione quotidiana (feriali, 7:30‑19:30) tutto l’anno. Emilia-Romagna: stop nei mesi invernali (1 ottobre‑31 marzo). Veneto: regime più severo, con blocco permanente 24 ore su 24 a partire da ottobre. 

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