HBO conferma The Last of Us 3 con un video secco e diretto. Intanto parte la seconda stagione: ecco cosa sappiamo e cosa aspettarci
È ufficiale: The Last of Us avrà una terza stagione. HBO l’ha annunciato senza troppi giri di parole, con un video di pochi secondi che dice tutto: “It can’t be for nothing. Season 3 is coming.” L’annuncio è arrivato proprio mentre si scalda l’attesa per la seconda stagione, che ha debuttato il 14 aprile su Sky e NOW con il primo episodio in contemporanea con gli Stati Uniti. Una mossa ben calcolata, quasi a voler dire: non è ancora finita, anzi. Ma facciamo un po’ il punto della situazione.
Cosa aspettarci dalla seconda stagione
Chi ha seguito la prima stagione si ricorderà l’epilogo a Jackson, con Joel ed Ellie (interpretati dagli straordinari Pedro Pascal e Bella Ramsey) che trovano una parvenza di stabilità. Ma si sa, la quiete nel mondo di The Last of Us è spesso solo una parentesi, e già nei nuovi episodi si rompe l’equilibrio.
Cinque anni dopo, Ellie ha diciannove anni e tanta rabbia sotto pelle. Joel invece cerca di mantenere una sorta di ordine, ma si ritrova spesso a fare i conti con fantasmi vecchi e nuovi. Le cose si complicano quando entrano in scena nuovi personaggi, e qui la trama si infittisce: Abby, Dina, Jesse, Owen. Nomi che per ora possono sembrare solo comparse, ma che nel giro di qualche episodio saranno presenze fisse.
La storia seguirà il videogioco?
Chi conosce il videogioco di The Last of Us Part II ha già un’idea di dove si andrà a parare, ma la serie tv non è una copia carbone. Prende ispirazione, certo, ma cammina sulle proprie gambe. E a volte inciampa, sì, ma proprio in quei momenti riesce a essere più umana. Una cosa colpisce sempre: il tono della serie. Mai troppo spiegato, mai troppo gridato. Ti lascia lì, spesso in silenzio, a non capire.
Quanto alla terza stagione, comunque, niente data ufficiale. Solo la certezza che arriverà. E questo, per ora, basta. C’è qualcosa di immortale nel modo in cui The Last of Us racconta la disperazione. E anche se a tratti sembra un gigantesco maremoto emotivo, non si può fare a meno di guardare. Forse proprio perché, come dice il claim, non può essere stato tutto inutile.
