Ex calciatore, oggi DJ e volto del reality The Couple: ecco chi è davvero Andrea Tabanelli, tra passato sportivo e nuove avventure in tv
Andrea Tabanelli, per chi bazzica nel mondo del calcio, non è certo un nome sconosciuto. Classe 1990, nato a Ravenna, alto un metro e novantadue, con quella faccia da bravo ragazzo che potrebbe tranquillamente chiederti una birra al bar o fare il DJ a una festa in spiaggia. E infatti, entrambe le cose sono vere. Ex calciatore professionista, oggi è DJ e volto televisivo del nuovo reality The Couple, in onda su Canale 5. MA cosa sappiamo di lui?
La carriera di Andrea
La sua carriera nel calcio è stata piuttosto movimentata. Ha cominciato col Cesena, ma ha cambiato casacca come si cambia barbiere: Bellaria Igea Marina, Giacomense, ancora Cesena, poi Cagliari, Pisa, Lecce, Padova, Frosinone, Ravenna, Pescara: un vero tour calcistico, insomma. Un giocatore solido, forse non da copertina, ma neanche da panchina dimenticata. Alla fine, però, ha deciso di chiudere col pallone.
Oggi gestisce lo stabilimento balneare di famiglia e si dedica alla musica. Fa il DJ, e pare pure con una certa dose di estro. La cosa interessante è che non sembra aver bisogno di prendersi troppo sul serio, né sul palco né davanti alle telecamere. E questo, in un’epoca in cui anche per prendere un caffè si sente il bisogno di documentare tutto su Instagram, è quasi un atto rivoluzionario.
Il nuovo volto del reality show di Canale 5
A proposito di social: il suo profilo @taba90 conta oltre 35 mila follower. Non pochi, ma nemmeno cifre da influencer pandemico. Lì ogni tanto compare anche Beatrice Soli, la sua compagna. Sembrano affiatati, ma niente stucchevoli dichiarazioni d’amore in caps lock. Nel reality The Couple, Andrea partecipa in coppia con Antonino Spinalbese. Una combinazione un po’ strana, se vogliamo, ma nel contesto di un reality nulla è mai davvero fuori posto.
Insomma, Tabanelli è uno di quei personaggi che non urlano per farsi notare, ma che, a modo loro, restano impressi. Un po’ perché non si prendono troppo sul serio, un po’ perché incarnano l’arte di reinventarsi. Anche se con un tocco vagamente romagnolo e mai troppo patinato.
