Quando si parla di cinema, spesso si celebrano attori e registi. Ma c’è un’altra figura, silenziosa ma fondamentale, che costruisce mondi, epoche e visioni: lo scenografo. E se esiste un nome che ha portato l’Italia in cima al mondo in questo campo, è senza dubbio il suo. Chi è Dante Ferretti? Un maestro dell’immaginazione, capace di trasformare una sceneggiatura in un universo visivo indimenticabile.
Un marchigiano diventato leggenda del cinema
Dante Ferretti è nato a Macerata il 26 febbraio 1943. Classe, intuizione e uno stile unico lo hanno reso uno dei più grandi scenografi di tutti i tempi. Non a caso, ha lavorato con i giganti: Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Martin Scorsese, Tim Burton, Terry Gilliam. Una lista che fa tremare i polsi.
Ferretti non si è mai limitato a “disegnare scenari”. I suoi set sono architetture vive, che raccontano la storia quanto (e forse più) dei dialoghi.
Tre Oscar, ma anche molto di più
Dante Ferretti ha vinto tre premi Oscar per la miglior scenografia:
Eppure, chi lo conosce lo sa: la sua più grande vittoria è la coerenza con se stesso. Anche nei set più imponenti di Hollywood, c’era sempre quella firma italiana, barocca, teatrale, perfettamente riconoscibile.
Accanto a lui, da sempre, Francesca Lo Schiavo, sua moglie e collaboratrice, decoratrice di set anche lei pluripremiata.
Le novità del 2025
Il nome di Dante Ferretti è tornato sulla bocca di tutti in questi giorni. Il 3 aprile 2025, è stata inaugurata l’installazione “Felliniana. Ferretti incontra Fellini”, una mostra immersiva che celebra il legame artistico tra il maestro marchigiano e il regista di Amarcord.
Ma non è tutto. Il 17 gennaio 2025, Ferretti e Lo Schiavo hanno partecipato alla première del film A Complete Unknown, accendendo ancora una volta i riflettori sulla loro eleganza e presenza scenica.
Perché tutti dovrebbero conoscere Dante Ferretti
Chiedersi oggi “Chi è Dante Ferretti” significa andare oltre i titoli. Significa esplorare il cuore visivo del cinema. Il suo lavoro non si guarda: si attraversa.
In un mondo dove la CGI sembra aver preso il sopravvento, Ferretti ricorda a tutti il valore della materia, della luce, della prospettiva reale. E continua, oggi come ieri, a insegnarci che la bellezza più potente è quella costruita a mano.