il trucco fai-da-te che batte ogni intervento costoso

il trucco fai-da-te che batte ogni intervento costoso


La pulizia della canna fumaria corrisponde alla più tradizionale quanto importante forma di “cura” di una sezione della casa spesso un po’ sottovalutata ma che può essere sia molto utile, se effettuata nel momento e con la giusta frequenza ma anche fonte di una maggiore sicurezza per l’intera forma di abitazione.

Infatti il condotto, indipendentemente dalla forma di materiali che può vedere costituzione dell’intera struttura, tende a riempirsi con vari tipi di elementi, che possono sia rendere l’aria decisamente meno salubre e respirabile ma anche portare i residui in questione ad essere smaltiti con facilità rendendo la nostra casa meno soggetta a problematiche pericolose.

E’ importante anche la tempistica ed ovviamente sfruttare gli strumenti giusti, soprattutto considerando l’intero apparato che può essere identificato in vari elementi, come il camino in se per se ma anche la forma totale dell’elemento in questione risulta essere quasi obbligatoriamente soggetto a vari tipi di manutenzione che possono sostituire una meno una di tipo più costoso.

Perchè pulire la canna fumaria

Le motivazioni sono molteplici: si inizia dalla più tradizionale delle pulizie per evitare che i vari fumi e l’aria comune che proviene dall’esterno possa effettivamente compromettere la respirabilità dell’aria all’interno dell’abitato (questo vale anche per gli impianti chiusi che possono accumulare nel corso dei mesi varie forme di elementi di scarto).

In secondo luogo è un fattore importante legato alla sicurezza, in particolare può prevenire e portare una riduzione delle probabilità di incendi, in quanto possono permanere tracce di elementi in grado di attivarsi in una combustione vera e propria, elemento di grande importanza effettiva ovviamente per gli occupanti ma anche per chi vive negli ambienti circostanti.

Infine è un elemento che può aumentare di molto la durata e l’effettiva efficacia dell’intero sistema, in quanto una canna fumaria ostruita o semplicemente non in condizioni decenti può portare una minore efficienza ed efficacia, come anche la presenza maggiore di cattivi odori che possono restare quindi bloccati nella canna.

Quanto spesso pulire la canna fumaria

Dipende molto dall’utilizzo che si fa della medesima ma anche, naturalmente la parte del paese dove ci si trova: generalmente è saggio farlo almeno 1 volta l’anno, condizione che anticipa gran parte dei problemi appena menzionati. L’efficacia varia anche dalla forma e dalla lunghezza della struttura che può necessitare interventi più o meno duraturi.

Generalmente si sceglie di farlo, nel caso della singola volta l’anno, poco prima dell’inizio della stagione fredda, ma molti si “tolgono il pensiero” e scelgono di effettuare questa forma di manutenzione con l’arrivo della primavera, così da aumentare proprio la respirabilità e non dover ripetere l’operazione particolarmente spesso, quindi nei mesi subito successivi.

In caso di regioni o località particolarmente battute dal freddo può essere sicuramente utile considerare una pulizia dell’intero apparato almeno 2 volte l’anno, naturalmente considerando lo stato della stessa canna fumaria, quindi mediamente alla fine dell’inverno o come menzionato, con l’approssimarsi della stagione primaverile in senso generale, o al massimo con la fine dell’inverno.

Come procedere

La canna ha ovviamente una forma verticale, e la parte più complessa prevede proprio il dover pulire efficacemente la struttura in questa direzione. Per questo motivo si può procedere dall’alto, assolvendo il compito dell’iconico spazzacamino, oppure dal basso. Nel primo caso conviene utilizzare uno scivolo specifico con maniglie, ed una fune.

Operazione che richiede un po’ di esperienza e può essere effettuata al meglio non da soli, ma almeno in due. Nonostante risulti essere quella inizialmente più faticosa, che prevede una preparazione più lunga, è sicuramente quella più dispendiosa in termini di tempo ed energia nella prima fase, e necessita l’impiego di un cavo ed un peso per una discesa facile.

E’ possibile anche svilupparla dal basso verso l’alto, ma solo se lo spazio è sufficiente e se la canna fumaria prevede questa forma di pulizia, in questo caso si procede a “step” salendo con una scala o uno scivolo al contrario, asportando a mano o con degli strumenti effettivi la fuliggine e la cenere che si sono generalmente accumulate al suo interno.

Metodi per pulire la canna fumaria ed il camino

La parte “finale” è ovviamente costituita dal camino, il terminale della canna fumaria. Possiamo eliminare il tutto nel “grosso” utilizzando una paletta, una scopa o un aspirapolvere o aspirabriciole abbastanza potente. Questo però difficilmente porta una condizione totale di pulizia ma serve a rimuoverne una buona sezione e parte, prima di una pulizia radicale.

Questa possiamo effettuarla con una soluzione formata da detergente neutro con l’aggiunta di bicarbonato di sodio in quantità moderate, da lasciare agire, poi rimuovere con una spazzola, così da ridurre ed eliminare anche i cattivi odori. Altrettanto utile e più facile da spruzzare la soluzione formata da aceto che non richiede una risciacquatura.



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