Oggetti di antiquariato che valgono una fortuna: cosa cercare

Oggetti di antiquariato che valgono una fortuna: cosa cercare


L’antiquariato può generare interesse comune ma è anche un ambito estremamente produttivo, un vero e proprio business che genera tantissimo circolo di denaro, oltre ad una enorme passione da parte di personalità appartenenti a varie categorie e ceti sociali. Anche se possiamo immaginare questo contesto come “roba da ricchi” non è per forza così.

Molti oggetti che possono far parte del contesto dell’antiquariato e del vintage infatti possono essere senza troppi problemi ritrovati anche a casa, perchè quasi sempre si fa riferimento a prodotti che erano stati concepiti per l’uso comune, o per specifici scopi. Naturalmente non tutti sono uguali, ed alcuni sono invece particolarmente interessanti.

Tra gli oggetti da antiquariato possiamo configurare alcuni elementi che possono davvero fare la nostra fortuna e magari portarci ad intendere l’oggettistica, come il modernariato oltre all’antiquariato ed in vintage come un vero e proprio ambito da investimento non solo dal punto di vista della passione ma anche da quello economico.

Antiquariato e vintage: differenze

Spesso i due ambiti vanno in contrapposizione oppure sono considerati “la stessa cosa”, anche se non per forza sono necessarie delle categorizzazioin così stringenti, l’antiquariato di norma è legato ad un’età sufficientemente “antica”, che deve essere evidente negli oggetti in questione: questi devono avere almeno 100 anni per essere considerati tali.

Concetto che si applica invece con il vintage in modo meno stringente: per essere vintage infatti un oggetto va identificato come anche in questo caso sufficientemente “vecchio”, almeno 40 anni d’età dalla produzione, quindi è ragionevolmente più semplice trovare oggettistica che è stata concepita in questo particolare contesto temporale, oltre a categorie diverse.

In un contesto come quello attuale, grazie anche al web, non è però per forza necessario concepire una limitazione così stringente, infatti gli appassionati sono tantissimi e nel caso dell’antiquariato non è necessario rispettare questi dettami alla lettera per essere interessanti. Cosa cercare per ottenere un interesse e quindi un potenziale guadagno?

Macchina da scrivere

Un esempio sono le macchine da scrivere, invenzione che ha visto il nostro paese tra quelli protagonisti grazie ad aziende come Olivetti, elementi che hanno fatto effettivamente la storia. I primi esemplari di macchina da scrivere Olivetti sono rarissimi come la “Tabulatore” dei primi anni 10 del Novecento oppure la Olivetti M1, il primo modello prodotto in serie.

Le prime possono valere migliaia di euro, mediamente da circa 5000 mila fino a oltre 25 mila euro, le M1 è stata prodotta dal 1911 fino al 1920, ed oggi vale mediamente tra i 1500 euro se in condizioni non perfette fino ad oltre 10 mila euro se in ottimo stato. Le successive serie come la M20 valgono da circa 200 fino a 500 euro.

I modelli successivi hanno visto da parte della Olivetti una maggior diffusione anche ben oltre in confini nazionali, come la versione M44 venduta anche nel Regno Unito ed in Germania, dal valore variabile tra i 100 ed i 300 euro, fino alla serie Lettera, come la 32 e 35 che se tenute molto bene con tanto di borsa portatile valgono mediamente fino a 250 euro.

Monete

Immancabili sono le monete, restando nel contesto italiano parecchie lire che hanno più di 100 anni sono molto interessanti, ed anche molto diversificate, un esempio sono le monete d’argento da 1 eD 2 lire conosciute come Quadriga Briosa con un carro e 4 cavalli, create durante la prima guerra mondiale, quindi dal 1914 fino al 1917. Valgono circa un centinaio di euro, ma la variante di Prova può arrivare a superare i 3000 euro.

Decisamente interessanti anche le monete da 5 lire con Vittorio Emanuele II, che sono tantissime e prodotte in anni oramai lontani, create anche queste in lega di argento, a seconda dell’annata specifica e dallo stato di conservazione possono arrivare a far guadagnare da qualche centinaio di euro fino ad oltre 10 mila euro per esemplari in poche unità prodotte.

Tra le lire d’annata, quella più interessante ma anche la più rara è sicuramente la 5 lire con Vittorio Emanuele III, conosciuta come Aquila Sabauda, coniata in appena un centinaio di pezzi nel 1901, sostituita da un altro modello perchè molto simile ad altre monete (e quindi facile da falsificare). Il valore è altissimo: da circa 15 mila fino a oltre 100 mila euro.

Cosa rende interessante l’antiquariato

Non esistono comunque limiti, anche e forse ancora di più gli oggetti d’annata che presentano una diffusione minore o che fanno parte di un contesto lavorativo, produttivo ma anche di svago oggi non identificabili sono realmente interessanti dal punto di vista economico. Spesso sono proprio le “nicchie” collezionsitiche a risultare più economicamente vantaggiose.

Spesso i ritrovamenti più incredibili che hanno portato a guadagno importanti sono stati esattamente quelli inaspettati, dalle vecchie cantine o solai fino a mobili oramai dimenticati e dismessi in qualche modo. Quasi tutti, se abbastanza antico ed in buone condizioni può avere un valore, spesso legato alle storie che può effettivamente raccontare.



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