L’albero di Giada, quella pianta che vediamo spesso in casa su qualche tavolino o magari sulla finestra, è uno di quei “must” che non richiede chissà quanta attenzione, ma non è proprio una di quelle che puoi piantare e dimenticare, eh. Ti basta metterla in un angolo e lasciarla stare, ma se non le dai un po’ di attenzione, qualche problema salta fuori.
E non parlo di chissà cosa, non è che ti rovina la casa, però potresti vedere delle foglie un po’ gialle, cadenti, e ti verrà il dubbio che qualcosa non vada. Diciamo che non è il massimo vedere la pianta che sta visibilmente soffrendo per qualcosa che puoi tranquillamente sistemare. Questa pianta, tecnicamente chiamata Crassula Ovata se vogliamo essere più precisi, è una pianta grassa, quindi le sue foglie carnose sono la chiave.
Se le guardi sembrano quasi monete, lucide, spesse. Insomma, sembra che possa sopravvivere senza troppa acqua, ed è proprio per questo che è perfetta per chi non ha voglia di prendersi cura di ogni pianta ogni due giorni. Ma attenzione, non pensare che la puoi dimenticare completamente. Non è che puoi lasciarla secca per mesi, ma è abbastanza resistente alla siccità, al caldo.
Come curare l’albero di Giada senza stress
È proprio il tipo di pianta che sopravvive anche se non gliela fai troppo lunga con l’irrigazione. Però, come sempre, c’è un limite. Se non la metti nel posto giusto, qualcosa potrebbe non andare. Insomma, non è che cresce dovunque e speri che vada tutto bene. Se stai pensando di metterla in giardino, mi raccomando: niente sole diretto a mezzogiorno. Il calore forte potrebbe bruciarle le foglie.
Quindi, se hai un giardino, cerca di trovarle un angolo con un po’ di sole, ma senza esagerare. Meglio che sia un posto dove il sole ci passa, ma magari non in modo diretto per troppe ore. Un po’ di ombra va benissimo. La cosa fondamentale è evitare il caldo eccessivo, che la fa soffrire. Se hai deciso di metterla fuori, non ti preoccupare: non deve vivere sotto il sole diretto tutto il giorno, ma basta una buona esposizione. Per quelli che decidono di tenerla in casa, la questione è simile, ma bisogna stare un po’ attenti alla posizione.
La pianta vuole luce, ma non quella del pomeriggio, che è troppo forte e rischia di “cuocerla”. Un davanzale che riceve il sole del mattino è l’ideale. La pianta la preferisce, ma è anche abbastanza sensibile a un po’ di calore eccessivo, quindi niente temperature che la fanno sudare, per intenderci. E poi, attenzione alle correnti d’aria. Quella roba non le piace proprio, e se la lasci esposta troppo ai sbalzi di temperatura, si fa una certa fatica a crescere.
Dove mettere l’albero di Giada per farlo crescere sano
Meglio tenerla lontano da porte che si aprono e chiudono ogni cinque minuti, perché se c’è troppa aria che circola non le piace. Parlando di altri “problemi”, c’è anche da tenere conto di bambini o animali curiosi. Non è che l’albero di Giada si rompe facilmente, ma un bambino che ci urta o un cane che ci mette il muso sopra… beh, insomma, non è che sia la situazione ideale. Quindi, un angolino tranquillo, lontano da tutto, sarebbe perfetto.
A parte che è anche più bello vedere una pianta in un posto dove nessuno la tocca continuamente, no? Se è ben curata, cresce sana e bella. Ma senza stress, è una pianta che non ha bisogno di un’attenzione costante. Basta essere un minimo precisi. Come tutte le piante, anche l’albero di Giada ha qualche “nemico”. Gli afidi, ad esempio, potrebbero rovinare le sue foglie se non fai attenzione. E poi c’è la muffa, soprattutto se tendi a bagnarla troppo.
Però attenzione, se invece la lasci secca, la linfa dentro le foglie diventa densa e la pianta comincia a soffrire. Le foglie gialle e cadenti sono un segno che c’è qualcosa che non va. Potrebbe essere il troppo o troppo poco sole, oppure l’acqua non è quella giusta. L’umidità non deve essere né tropicale, né troppo asciutta.
Come prendersi cura dell’albero di Giada
Devi trovare un equilibrio, capisci? L’albero di Giada ha anche un simbolismo carino, che in molte culture viene visto come un portafortuna. Una pianta che simboleggia ricchezza, abbondanza, fortuna. Magari non ti porterà oro e tesori, ma, insomma, chi non vorrebbe un po’ di fortuna extra? Tieni conto che regalarla a qualcuno che ha appena aperto un’attività o che sta attraversando un momento un po’ così non è mai una cattiva idea. Certo, non è che la pianta faccia miracoli, ma se regali qualcosa che può portare energia positiva, è sempre un bel gesto.
E poi, a guardarla bene, l’albero di Giada è anche un bel complemento d’arredo. Con le sue foglie lucide e carnose, da un tocco di verde che dà un po’ di vita in qualsiasi stanza. E se decidi di regalarla, non pensare che sia solo una piantina in un vaso. È proprio un augurio di prosperità, qualcosa che porta buona energia. Se cresce bene, sarà anche bella da vedere, ma in fondo quello che conta è il pensiero che c’è dietro.
E se poi si aggiunge che magari ti porta fortuna, tanto meglio. Però, ecco, non ci contare troppo, magari è solo una pianta, ma sicuramente aggiunge un po’ di speranza e positività. Comunque, tornando ai posti dove non metterla, giusto per fare un’altra precisazione. Niente correnti d’aria. Se la metti vicino a una finestra che apri e chiudi continuamente, la pianta si stressa.
Perché l’albero di Giada è il regalo perfetto
La temperatura deve rimanere abbastanza stabile, né troppo calda, né troppo fredda. D’estate non la devi mettere in pieno sole per ore, ma non va neanche lasciata in un posto freddo in inverno. La cosa più importante è che non faccia sbalzi di temperatura continui, perché, come detto prima, non la sopporta. In definitiva, l’albero di Giada è una pianta facile da curare, ma ha bisogno delle giuste attenzioni.
Non è una pianta che puoi lasciare a se stessa, ma nemmeno ti farà impazzire se sai come trattarla. Se trovi il posto giusto, la metti nella luce giusta, la annaffi quando serve, avrai una pianta sana, rigogliosa e magari anche un po’ di fortuna. Non aspettarti miracoli, ma sicuramente una pianta che, anche solo per il suo aspetto, arricchisce la casa. E se ti va di crederci, magari ti porta un po’ di fortuna anche quella.