La storia di Marisa Mariotti, protagonista di “Le ragazze”, il programma condotto da Francesca Fialdini, ha commosso tutti. conosciamola meglio.
È da poco tornato in onda sulla Rai “Le Ragazze”, il format condotto da Francesca Fialdini che nasce con l’obiettivo di mettere in luce storie di donne che hanno saputo illuminare la storia recente. Conoscerle è certamente motivo di arricchimento per il telespettatore, che ha modo di capire come siano spesso le appartenenti a quello che una volta era definito il sesso debole a essere di esempio e a trainare la società. Emblematica è l’esperienza di Marisa Mariotti, fortemente voluta dalla giornalista come protagonista di una delle puntate perché consapevole possa essere uno sprone importante a non mollare nei momenti difficili per chi si trova davanti alla Tv.
La donna ha da poco spento ben 91 candeline, ma non sembra risentire minimamente il peso degli anni che passano, né a livello mentale né a livello fisico, al punto tale da essere ancora al lavoro e senza alcuna intenzione di mollare. Lei è infatti titolare in un hotel situato a Montecatini, in Toscana, la sua terra di origine, che continua a portare avanti con orgoglio e che è ancora adesso a conduzione familiare, aspetto per lei imprescindibile perchè le consente di far sentire pienamente a proprio agio gli ospiti.
A “Le Ragazze” la storia di Marisa Mariotti: chi è
Il nome di Marisa Mariotti potrebbe non essere noto a molti, lo spazio a lei dedicato all’interno del programma “Le Ragazze” potrà però permettere a molti di conoscerla meglio. La donna è nata il 14 marzo 1934 a Cintolese, una piccola frazione di Monsummano Terme in provincia di Pistoia, a pochi passi dal padule di Fucecchio, la più estesa palude interna italiana e sarò proprio la protagonista della puntata di apertura del format condotto da Francesca Fialdini.
La sua storia di vita è particolarmente toccante, visto che proprio a Fucecchio, quando lei aveva solo dieci anni, si era svolto un eccidio nazista in cui furono trucidati 174 civili. La sua infanzia è stata tutt’altro che semplice, anche a causa delle condizioni economiche della sua famiglia di origine, che viveva in una casa dove non c’erano né acqua né luce, oltre a non avere nemmeno la possibilità di riscaldarsi in inverno. Da bambina non ha certamente potuto conoscere cosa significhi essere spensierate, già in quella fase infatti era impegnata ad aiutare i genitori nella raccolta del sarello, un’erba che cresce spontanea nella palude e che, una volta essiccata, viene intrecciata per fare i rivestimenti delle damigiane.
La svolta nella sua vita è arrivata negli anni ’50 in un modo inaspettato, dettato da quelle che possono essere definite cause di forza maggiore. La diffusione del vetro ha infatti reso praticamente inutili le damigiane, per questo era indispensabile per sua mamma e suo papà trovare un altro modo per guadagnarsi da vivere. In un primo momento la donna decide di gestire una pensione per i turisti che arrivavano in zona in estate, attività che piace subito a Marisa Mariotti, che arriverà poi ad arrivare a creare una realtà tutta sua.
Il 1967 è l’anno in cui lei sceglie di aprire un albergo a conduzione familiare a Montecatini Terme, insieme ad Aldo, ragazzo di cui si era innamorata e diventato suo marito, ma che conosceva da tempo. I guadagni non tardano ad arrivare, grazie anche alla posizione in cui si trova l’hotel, apprezzata per la vicinanza delle terme, ritenute ideali per potersi ritemprare nella mente e nello spirito. Chi ha avuto modo di conoscerla da vicino ne apprezza la gentilezza, per questo è lei a occuparsi a 360 gradi della sua struttura (e lo fa ancora oggi), mentre l’uomo si è concentrato sulla contabilità.
