Rischio Tumore: l’abitudine che dovresti adottare per ridurre i rischi di contrarlo

Rischio Tumore: l’abitudine che dovresti adottare per ridurre i rischi di contrarlo

A molti può sembrare incredibile, ma c’è un’abitudine che tutti noi dovremmo cercare di adottare e che può permettere di ridurre la possibilità di incorrere in un tumore: ecco di cosa si tratta.

La medicina negli ultimi anni ha certamente fatto importantissimi passi da gigante, rendendo guaribili malattie che prima non lo erano e che davano quasi l’impressione di essere quasi una condanna al momento della diagnosi. Nonostante questo, la parola “tumore” continua a fare paura semplicemente quando la si sente pronunciare, pur sapendo come molte di queste patologie possano essere superate, a condizione di non dimenticare quanto sia importante la prevenzione e sottoporsi a controlli costanti che possano permettere di individuare la neoplasia quando è ancora in fase iniziale.

diagnosi tumore
Un’abitudine può rdurre il rischio di avere un tumore – Karmek.it

Trincerarsi dietro la paura non può quindi essere la soluzione, ma anzi si dovrebbe approfittare dei programmi di screening che vengono organizzati nelle varie zone, consapevoli di come questi possano salvare la vita. In realtà, c’è un comportamento che fino ad ora non hanno tutti, ma che può essere provvidenziale se portato avanti con continuità perché potrebbe davvero ridurre le possibilità di ammalarsi. Questo è quanto emerso da una recente ricerca, che potrebbe modificare l’approccio da parte di tante persone.

Fai questo e avrai meno possibilità di avere un tumore

Non tutti siamo ligi quando dobbiamo fare una cura, inutile negarlo, forse però questo modo di agire potrebbe cambiare se si pensa che possa esserci qualcosa che possiamo fare e che può ridurre la possibilità di avere un tumore. L’idea di ammalarsi di una patologia così grave, nonostante siano aumentate le possibilità di guarire rispetto al passato, non piace infatti a nessuno, non solo perché si teme già al momento della diagnosi di non farcela. A spaventare sono infatti anche le terapie a cui ci si deve sottoporre, spesso pesanti e con forti effetti collaterali, oltre alla perdita dei capelli a causa della chemioterapia, eventualità che terrorizza in modo particolare le donne.

Certamente fare controlli regolari può essere un aiuto importante per avere la sicurezza di essere in buona salute, ma lo è altrettanto un’azione che alcuni tengono a fare perchè consente di aiutare gli altri. Si tratta della donazione di sangue che, a sorpresa, può essere un sostegno importante per il nostro sistema immunitario, diminuendo il rischio di contrarre un cancro.

donazione sangue
Donare il sangue può avere benefici anche per il donatore – Karmek.it

La scoperta, che può cambiare le sorti della medicina e di molti di noi, è emersa grazie a uno studio condotto dal Francis Crick Institute di Londra, che ha evidenziato come essere donatori possa dare benefici non solo a chi riceve la trasfusione, ma anche a chi si rende protagonista di questa azione. Questa operazione è in grado infatti di far emergere mutazioni genetiche che possono rafforzare il sistema ematopoietico e far sentire protetti dalla possibilità di incorrere in forme di tumore del sangue.

Lo studio ha portato ad analizzare i dati di donatori tedeschi che hanno donato sangue almeno cento volte nella loro vita, confrontandolo con chi lo aveva fatto solo per poche volte. Secondo quanto evidenziato, i donatori più frequenti mostravano mutazioni che miglioravano la capacità del loro midollo osseo di produrre globuli rossi. Queste mutazioni sono possibili proprio grazie alla normale perdita fisiologica di sangue successiva alla donazione. Le mutazioni decisive, quelle che permettevano di ridurre la possibilità di ammalarsi di leucemia, che è proprio un tumore del sangue, avevano al loro interno l’ormone eritropoietina (EPO), che stimola la produzione di globuli rossi e che aumenta dopo le donazioni.

trasfusione sangue
La ricerca ha messo in evidenza una volta per i tumori del sangue – Karmek.it

Al momento, è bene precisarlo, è ancora prematuro avere la certezza assoluta di questo effetto positivo garantito dalla donazione, visto che l’esperimento ha preso in considerazione solo poche persone. Si cercherà comunque di andare avanti per avere a disposizione un campione più ampio, così da eliminare del tutto i dubbi che ancora possono esserci.

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