Il pane fresco fa bene? Ecco la marca che fa bene alla glicemia, alla digestione e alla pressione

Il pane fresco fa bene? Ecco la marca che fa bene alla glicemia, alla digestione e alla pressione


Il pane… Che bontà! Solo a sentirne parlare, viene in mente la sua fragranza e il suo buon odore, in grado di far venire l’acquolina in bocca a chiunque, nonostante la sua semplicità. Il pane ha rappresentato una fonte di alimentazione per secoli e secoli. Infatti, la sua scoperta risale a millenni fa,

quando si è scoperta l’agricoltura e si è iniziato a coltivare il grano. Questo può essere dovuto al fatto che il pane viene prodotto con pochi e semplici ingredienti che lo hanno reso un cibo frugale ma molto sostanzioso per le popolazioni antiche. Attualmente vengono prodotti numerosissime tipologie di pane

in tutto il mondo. Ognuna con le proprie caratteristiche. Basti pensare alla sola Italia: ogni regione ha la sua tradizione e, quindi, i pani prodotti sono molto diversi tra loro. Esistono pani prodotti con farine raffinate, altri con farine integrali. In alcuni casi vengono aggiunti ingredienti come le spezie e i semi.

Il pane: cosa è e come viene prodotto?

Il pane è uno dei prodotti da forno più noti e consumati in tutto il mondo. Esso viene prodotto con pochi e semplici ingredienti quali farina (solitamente di grano), lievito e acqua. In alcuni casi viene aggiunto il sale. Come accennato nei paragrafi introduttivi, il pane può vedere l’aggiunta di ingredienti

come la frutta secca, le spezie, i semi, le olive e così via. Inoltre, alcuni pani vengono prodotti con farine alternative alla farina di grano raffinata: è il caso del pane integrale o del pane prodotto con farina di mais, riso e così via. I metodi di lavorazione del pane possono

essere differenti ma, in generale, essi consistono nell’impasto degli ingredienti chiave, seguito da una lunga lievitazione per farlo crescere in volume. Segue poi la cottura, preferibilmente nel forno a legna, fino ad ottenere una crosta croccante che racchiude un cuore morbido, soffice e fragrante. Ecco qua che si ottiene il pane come lo conosciamo!

Pane fresco vs glicemia

Il consumo del pane fresco, in quantità adeguate e nell’ambito di una dieta sana e variegata, potrebbe essere consigliato dai professionisti in alimentazione, come dietologici, dietisti e nutrizionisti, a seconda dei casi. Il pane fresco, in effetti, avrebbe un ruolo positivo sulla glicemia (termine che indica la concentrazione di glucosio

nel sangue). Questo aspetto non riguarderebbe tanto il pane bianco, prodotto con farina raffinata e caratterizzato dalla capacità di far aumentare rapidamente l’indice glicemico, ma, piuttosto, il pane integrale, ricco di fibre che rallenterebbe il processo di assorbimento dei carboidrati, macronutrienti che più di altri promuovono l’insorgenza di picchi glicemici.

Oltre al consumo di pane integrale, un altro fattore alla base dell’influenza positiva sulla glicemia, sarebbe dato dalla lievitazione: il pane prodotto con lievitazione naturale, infatti, avrebbe un indice glicemico inferiore e, quindi, ridurrebbe l’insorgenza di picchi glicemici. Sarebbe la lunga fermentazione, in particolare, a ridurre la disponibilità di glucosio.

Il pane: effetti sulla digestione

Quando si parla di pane e di miglioramento dei processi digestivi, il protagonista rimane il pane integrale. Questo, infatti, favorirebbe la peristalsi intestinale grazie all’alto contenuto di fibre solubili, prevenendo fenomeni di stitichezza. Il pane integrale, quindi, sarebbe da preferire al pane bianco anche in questo caso. Inoltre, la lievitazione

naturale, ancora una volta, risulterebbe migliore rispetto ad altre tipologie di lievitazione. Il pane prodotto con lievitazione naturale, infatti, sembrerebbe essere più digeribile. Questo fatto sarebbe giustificabile in quanto i lieviti e i micro organismi che partecipano alla lievitazione agirebbero anticipatamente nella parziale digestione dell’amido e delle proteine contenute nell’impasto.

Un altro aspetto da non tralasciare è la possibilità di consumare pani senza glutine, come avviene nel caso dei soggetti celiaci. In queste situazioni il consumo di pane contenente glutine non è concesso, in quanto potrebbe, nei soggetti sensibili, causare infiammazioni e disturbi digestivi in genere, più o meno gravi.

La pressione arteriosa: effetti del pane fresco

Un ultimo aspetto, ma non per importanza, che può essere ricondotto al consumo di pane fresco con determinate caratteristiche, è l’effetto che esso può avere sulla pressione arteriosa. Sembra essere stato dimostrato, infatti, che il consumo (in adeguate quantità) di pane integrale possa agire in maniera positiva, per il contenuto

in fibre e in sali minerali come il potassio. Questo, in particolare, bilancerebbe gli effetti del sodio sulla pressione. Da evitare, in questi casi, sono i pani contenenti sale oppure confezionati. Questi ultimi, infatti, conterebbero elevate quantità di cloruro di sodio (il sale da cucina) che ha un ruolo attivo nell’ipertensione. Questo articolo ha scopo informativo e non si sostituisce al parere del medico.



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