Come cucinare il riso basmati per abbassare l’indice glicemico

Come cucinare il riso basmati per abbassare l’indice glicemico


Abbiamo più volte parlato nei nostri articoli di come il riso sia un alimento fondamentale per il nostro benessere e di come risulti essere il cereale più coltivato in tutto il mondo e alla base delle cucine più disparate. Ovviamente ogni tradizione ha le sue ricette ed è proprio per questo motivo che le preparazioni del riso variano notevolmente.

Oltre al modo di preparare e cucinare il riso però, bisogna soffermarsi anche sulle tipologie di prodotto che abbiamo a disposizione, le quali riescono a differire enormemente l’una dall’altra. Ogni tipo di riso ha infatti delle caratteristiche ben diverse e può essere trattato in modi diversi per regalare al massimo ogni sua potenzialità.

Questo discorso trova applicazione anche per quanto riguarda il riso basmati, una tipologia di riso che viene spesso utilizzata in quanto molto buona e saporita. Ecco, dunque, che cosa sappiamo circa la natura di questo alimento, sulle sue caratteristiche e soprattutto come cucinare il riso basmati per abbassare l’indice glicemico.

Il riso: l’alimento più diffuso al mondo

Quando parliamo di riso facciamo riferimento ad una particolare tipologia di cereale che abbonda in tutto il mondo e che proprio per questa ragione viene considerato l’alimento più richiesto e consumato anche in quelle zone dove non sempre si riesce a trovare qualcosa da mettere sotto i denti. Il riso è infatti un alimento che cresce in abbondanza.

Sicuramente la coltivazione di questo cereale è davvero particolare poiché deve essere coltivato in un ruolo definito come risaia che, per l’appunto, vede la semina del cereale, il quale verrà successivamente inondato dall’acqua in quanto sono proprio queste le esigenze di cui necessita per raggiungere lo stadio di crescita ottimale. Il riso poi si specializza a seconda delle varietà.

Possiamo infatti disporre di un riso che non scuoce, di quello che risulta essere particolarmente indicato per la realizzazione dei primi piatti o dei timballi o quello che, invece, è sicuramente il più quotato per la realizzazione delle insalate fredde, degli arancini, del sushi e di tutte quelle preparazioni che verranno esaltate anche dalla presenza di molti altri ingredienti.

Le caratteristiche del riso basmati

Proprio come detto finora, esistono davvero tantissime tipologie di riso che possiamo acquistare e alcune di queste sono certamente più apprezzate e più vendute di tante altre. In quest’ultimo contesto dobbiamo citare il riso che viene annoverato come basmati e che per l’appunto risulta essere uno dei più coltivati in tutto il mondo.

Sicuramente questo cereale si distingue da tutti gli altri poiché il chicco in questione è molto più lungo e molto più sottile mentre il chicco tradizionale del riso è tendenzialmente ovale e più cicciotto. Il basmati poi tende a conservare anche a seguito della cottura una leggera croccantezza e il suo sapore non risulta essere particolarmente invadente.

Proprio per questa ragione viene spesso utilizzato per guarnire delle portate dove bisogna far esaltare altri ingredienti, in quanto si comporta come alimento blando e non li prevarica con la sua consistenza. In effetti poi tende a non scuocere ed è proprio per questa ragione che viene considerato il riso ideale per mantenere al meglio la cottura .

Il riso basmati va sciacquato prima di essere cucinato?

Esistono davvero tantissime domande, alcune di queste molto interessanti e hanno come punto di riferimento proprio il riso basmati poiché da sempre si tratta di un alimento che riesce a suscitare l’attenzione e la curiosità di chi lo cucina. Tra i tanti quesiti ci si chiede se il riso basmati debba essere sciacquato prima di essere cucinato.

In realtà la risposta a questa domanda è più che affermativa poiché il riso in questione contiene davvero un’elevata dose di amidi e questi possono rendere un primo piatto una vera e propria poltiglia se vengono dispersi prima di essere sottoposti alla cottura. Se invece ci si dedica al lavaggio del riso prima della cottura questo non accadrà, perché una buona parte di questi verrà eliminata.

Eliminare l’amido in eccesso non solo andrà a scongiurare questo pericolo, ma farà sì che il riso diventi più resistente alla cottura e non diventi troppo molle. Non si avranno quindi interferenze anche con gli altri alimenti che, invece, a causa dell’amido potrebbero perdersi e risultare particolarmente pastosi e gommosi.

Cucinare il riso basmati senza incidere sull’indice glicemico dello stesso: ecco come fare

A differenza di molte altre tipologie di riso in commercio, il basmati è quello più indicato per tutti coloro che soffrono di diabete o di malattie riconducibili al filone metabolico. Tra le tante varianti che abbiamo a disposizione, infatti, il riso basmati risulta essere uno dei prodotti a basso indice glicemico poiché il suo IG è di 58.

Proprio per questa ragione i nutrizionisti e i dietologi lo consigliano spesso all’interno della dieta. Possiamo quindi mangiarne in grandi quantità senza che lo stesso faccia aumentare gli zuccheri presenti nel sangue e soprattutto riusciremo a trattarlo in vari modi poiché il riso basmati può essere cucinato in qualsiasi tipo di variante per regalare all’uomo i benefici dell’indice glicemico contenuto.



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