Ascoltare gli psicologi può essere importante, ci sono delle frasi che nessun genitore dovrebbe mai dire ai figli se si vuole che possano crescere felici.
Essere genitori non è mai semplice, è più che naturale avere paura di sbagliare, ma anzi dover mettere in conto qualche errore, a cui si dovrebbe comunque provare a porre rimedio prima che possa diventare troppo grave. In casi simili può valere la frase che abbiamo ascoltato più volte, ovvero “figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi”, che sta a indicare come la fase che li porta a diventare via via adulti possa portarli a vivere situazioni che possono essere poco piacevoli e momenti di difficoltà, che non sempre si sa bene come affrontare.
Ascoltare il consiglio di una persona esperta, come può essere uno psicologo, può però essere utile e può permettere di capire come ci si debba muovere in alcuni momenti, compresi quelli che possono far sentire spiazzati. Ogni mamma e papà desidera ovviamente che i propri bambini e ragazzi possano crescere felici e sereni, impedire che possano esserci fasi complesse è impossibile, ma un aiuto importante potrebbe esserci se si evitano alcune frasi che possono risultare per loro spiazzanti e che potrebbero segnarli a lungo.
Vuoi la felicità dei tuoi figli? Non dire mai queste frasi
Non esiste certamente una scuola che insegna a essere genitori, nonostante esistano effettivamente dei corsi, a volte anche costosi, che possono consentire di capire come ci si debba comportare con i propri figli, specie in una fase complessa come quella dell’adolescenza. Spesso queste soluzioni portano solo a spendere soldi, senza poi ottenere una soluzione concreta, soprattutto perché ogni ragazzino non è mai uguale all’altro, per questo la teoria serve davvero a poco. L’aiuto degli psicologi, in modo particolare quelli specializzati nel campo, può essere comunque determinante, per questo può essere utile sapere se ci siano espressioni che non dovrebbero essere mai usate. A volte queste possono essere pronunciate inavvertitamente, ma in una persona che sta crescendo possono creare un effetto boomerang e segnarla a lungo, è bene quindi prenderne nota. Vediamo le cinque che sono da evitare.
“Smettila di piangere o calmati“. Sono due espressioni che sono assolutamente controproducenti, è sbagliato spingere i figli a tenere dentro le loro emozioni, positive o negative che siano. Se si invitano i più piccoli a farlo li si fa sentire sbagliati, oltre a dover mettere il conto il rischio che prima o poi possano scoppiare, senza però tenere a bada la reazione, che può diventare inopportuna. Gli adulti devono imparare ad ascoltare i propri bambini, a maggior ragione quando loro si aprono e ne sentono il bisogno.
“Perché non ti piace tuo fratello/sorella?“. Chi ha un fratello o una sorella potrebbe avere notato come a volte mamma e papà non riescano sempre a comportarsi in modo equidistante con i propri figli. Chi si sente meno considerato può soffrire tanto per questo, addirittura potrebbe ricordarselo per anni, mettere in evidenza un paragone, come accade con questa frase, è però una pecca che non si dovrebbe mai commettere. In questo modo, infatti, si fa comprendere di non riuscire ad accettare il proprio figlio così com’è, ma anzi lo si invita a essere come qualcuno che piace di più a mamma o papà. Il bambino si sentirà insicuro, incapace, inutile e meno amato.
“Sei stupido o cosa c’è che non va in te?“. Non si dovrebbe mai fare capire ai figli che si pensa siano sciocchi perché il loro cervello risponde alle informazioni emotive. Criticarli li porta a credere di essere meritevole di quelle parole, difficilmente potranno dimenticarlo.
“Mi fai arrabbiare“. Sembra banale, ma ogni genitore dovrebbe regolare i propri stati d’animo, così da essere di esempio per i figli. Incolparli perché non si riesce a gestire quello che si prova produce l’effetto opposto. Non si deve quindi far sentire la propria rabbia se hanno fatto qualcosa di poco gradito, ma dare una risposta sana, molto meglio fare capire cosa non andava e spiegare cosa avrebbe dovuto fare.
Insomma, può bastare davvero poco per essere un appoggio importante per loro e non minare la loro autostima.
