Come legare i pomodori in modo professionale: ecco il trucco

Come legare i pomodori in modo professionale: ecco il trucco


Allora, coltivare i pomodori sembra una cosa da niente, no? Pianti il semino, lo innaffi ogni tanto e via, ti ritrovi con chili di pomodori belli maturi. Eh, magari fosse così semplice. In realtà sti benedetti pomodori hanno bisogno di un po’ di tutto: sole, acqua, terra buona e, soprattutto, un bel sostegno, perché altrimenti si afflosciano come una margherita lasciata senza acqua per giorni.

E non vuoi vedere il tuo pomodoro tutto piegato per terra, sporco e magari pure marcio, vero? Il punto è che questa pianta cresce in altezza, ma mica lo fa con criterio, va un po’ dove vuole, tutta esuberante. Quindi serve un bel supporto, qualcosa che la tenga dritta e la aiuti a svilupparsi senza che i rami si spezzino sotto il peso dei frutti.

Se non ci hai mai pensato, guarda che non è una sciocchezza: una pianta ben sostenuta produce di più e meglio. Ma occhio, perché non basta attaccarla a un bastone e sperare che vada tutto bene, c’è un metodo, anzi più di uno, e non tutti funzionano allo stesso modo. Prima di tutto, dipende da come hai piantato i pomodori.

L’importanza di un buon sostegno

Se ne hai solo un paio in giardino, puoi mettere un palo vicino a ogni pianta e legarla man mano che cresce. Ma se hai una fila intera, forse ti conviene una struttura più organizzata, tipo una rete o dei fili tesi tra due pali. Ci sono anche quelli che usano rami di alberi secchi, un po’ spartano ma efficace.

Insomma, l’importante è che il supporto sia robusto e non ceda al primo colpo di vento. E poi c’è la questione del materiale per legare i fusti. Se pensavi di prendere un pezzo di spago qualunque e annodarlo intorno alla pianta, ripensaci. Se stringi troppo, rischi di soffocare il fusto e rovinare tutto, se lasci troppo lento non serve a niente.

L’ideale è qualcosa di morbido e flessibile: rafia, filo di gomma, strisce di tessuto vecchio, perfino calzini tagliati possono andare bene. L’importante è non fare un nodo troppo stretto e ricordarti di controllare ogni tanto che non si stia incastrando troppo. Se ti stai chiedendo quando bisogna iniziare a legare i pomodori, beh, dipende un po’ da come cresce la pianta.

Quando legare i pomodori

Se vedi che inizia a piegarsi o a strisciare per terra, è il momento di intervenire. Meglio non aspettare troppo, altrimenti poi tocca raddrizzarla con il rischio di spezzare qualche ramo. E una volta che hai iniziato, tienila d’occhio: ogni tanto potrebbe servire un nuovo sostegno o una legatura più alta.

E mentre siamo in argomento, parliamo un attimo della potatura. No, non devi trasformarti in un giardiniere esperto, ma eliminare qualche rametto di troppo può fare una grande differenza. Quelle foglie e quei piccoli germogli che spuntano tra il fusto principale e i rami, chiamati femminelli, spesso tolgono energia alla pianta senza portare grandi benefici.

Se li togli, la pianta cresce più forte e i pomodori vengono meglio. E poi, meno rami vuol dire anche meno peso da sostenere, il che aiuta a mantenere la pianta bella dritta. Tornando ai supporti, un’altra cosa da tenere a mente è che i pali o le reti devono essere ben saldi nel terreno. Non vuoi mica che dopo un temporale tutto il tuo lavoro vada in fumo perché il palo è crollato, no?

La scelta dei materiali

Meglio piantarli bene in profondità e, se possibile, scegliere materiali resistenti. Il legno va benissimo, ma se vuoi qualcosa di più duraturo puoi optare per pali in metallo o plastica. Ora, forse ti starai chiedendo se vale davvero la pena fare tutto questo lavoro. La risposta è sì, cento volte sì.

Perché una pianta ben legata cresce meglio, produce di più e ti dà pomodori belli, sani e facili da raccogliere. Senza contare che eviti un sacco di problemi, tipo malattie dovute al contatto con il terreno o rami spezzati che fanno marcire i frutti prima ancora che maturino. E poi vuoi mettere la soddisfazione di vedere le tue piante crescere forti e rigogliose?

Quando vedi i primi pomodori che iniziano a colorarsi di rosso, capisci che tutto quel lavoro ha avuto un senso. E il sapore dei pomodori coltivati da te? Incomparabile, niente a che vedere con quelli comprati al supermercato. Insomma, legare i pomodori non è solo un’operazione tecnica, è quasi un’arte. Serve pazienza, un po’ di pratica e magari qualche tentativo andato male per capire il metodo giusto.

E per concludere….

Ma alla fine, quando raccogli quei pomodori maturi, profumati, dolci e succosi, capisci che tutto lo sbattimento è valso la pena. Quindi dai, prendi pali, fili e qualche buona dose di entusiasmo e inizia a dare ai tuoi pomodori il supporto che meritano. Ti ringrazieranno con un raccolto spettacolare, promesso. Alla fine, il trucco per avere pomodori sani e produttivi sta tutto nella cura che gli dedichi. Non serve essere esperti agricoltori, basta un po’ di attenzione e qualche accorgimento semplice.

Un supporto ben fatto, una legatura morbida ma resistente e un occhio sempre vigile sullo sviluppo della pianta possono fare la differenza tra una raccolta abbondante e un disastro da dimenticare. E poi diciamocelo, c’è qualcosa di magico nel vedere una pianta crescere sotto le proprie cure. È un po’ come una sfida con la natura, un gioco di pazienza e dedizione che, se fatto bene, ti ripaga con quei pomodori rossi, succosi e saporiti che non troverai mai sugli scaffali del supermercato. Quindi rimboccati le maniche e via, che il tuo orto aspetta



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