La bella stagione è ormai alle porte e questo possiamo scorgerlo guardando fuori della finestra. Le giornate si sono allungate, il sole sembra essere il protagonista indiscusso di ogni giorno e che dire delle temperature che giorno dopo giorno si stanno alzando sempre di più? La primavera sta per farci visita e noi non vediamo l’ora di accoglierla a braccia aperte.
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La primavera può essere descritta come la stagione della rinascita, in quanto sembra che tutto torni in vita dopo l’immobilità dell’inverno. I prati si coprono di erba verde e sgargiante, i fiori sbocciano e anche le piante si risvegliano dal lungo letargo che le ha viste come protagoniste. Una magia che si verifica di giorno in giorno e che ci regalerà una grande meraviglia.
Tra le tante piante che rallegreranno le nostre giornate e che ci faranno sentire sempre più vicini alla bella stagione anche l’albicocco, una meraviglia tutta naturale non solo bella da vedere. Da questa pianta, infatti, nasceranno delle meraviglie succose ed arancioni che rispondo al nome di albicocche. Ecco cosa sapere su questa pianta e quando effettuare la potatura.
Qualche curiosità sull’albicocco
L’albicocco è una pianta davvero molto bella ed elegante ed è per questo che abbondano in moltissimi giardini. Si tratta di una pianta che ha origini asiatiche e con il passare del tempo ha saputo diffondersi anche in altri continenti. Parliamo di un albero da frutto che può superare i 6 metri di altezza e che si distingue per delle caratteristiche particolari.
Ha infatti un tronco molto corto e una chioma che, invece, tende ad espandersi davvero tanto. Le foglie sono molto grandi e rotonde mentre i frutti sono sferici e arancioni, leggermente vellutati sulla loro superficie. I fiori si distinguono in quanto hanno la forma di una piccola campanella che tendenzialmente ha un colore molto vicino al rosa.
Inutile dire come questa pianta riesca ad esaltare ogni tipo di spazio aperto nel quale viene collocata, poiché molto bella da vedere e anche preziosa grazie ai numerosi frutti che può offrici all’interno di una stagione. Ovviamente per ambire ad un raccolto degno di nota bisogna prendersene cura in ogni sua parte.
La coltivazione dell’albicocco
Come ogni altro albero anche l’albicocco merita di dovute attenzioni che gli consentiranno di crescere nella maniera più indicata possibile. Cominciamo col dire che la temperatura ideale per questo tipo di albero è mite, anche se riesce a resistere anche agli inverni rigidi. Non sopporta il ristagno idrico e per questo bisogna sempre regolare l’irrigazione.
Questa deve essere praticata con frequenza in maniera regolare, ma senza dare vita a ristagni idrici che potrebbero far marcire le radici dell’albero. Per quanto riguarda la scelta del terreno, invece, è sempre meglio optare per un suolo che sia stato drenato a sufficienza e che veda anche un la presenza della ghiaia.
È ovviamente indicato piantare l’albero in una zona in cui questo possa ricevere la giusta illuminazione da parte del sole anche se nel corso della giornata potrà essere esposto anche all’ombra senza particolari restrizioni. Dovrebbero bastare queste poche regole per garantire al meglio la sopravvivenza e la crescita di questo albero.
Quali malattie possono colpire l’albicocco?
Tutte le cure e le previdenze del caso non potrebbero essere sufficienti a tutelare appieno la salute dell’albicocco perché, proprio come tante altre piante, è suscettibile all’azione di parassiti e malattie che possono manifestarsi da un momento all’altro. Sicuramente i funghi sono quelli che possono comportare i danni più importanti poiché si manifestano a seguito della pioggia e dell’umidità.
Ovviamente non parliamo solamente di funghi, ma anche di veri e propri parassiti come l’oidio che possono colpire prima le foglie e poi i frutti, arrivando a danneggiare infine la struttura stessa dell’albero. Questo si distingue perché sulla presenza delle foglie si forma una polverina bianca che fa presagire come le cose non stiano andando per il verso giusto.
Sicuramente un nemico da non sottovalutare è quello che prende il nome di mosca della frutta e che, per l’appunto, si verifica proprio quando le albicocche maturano. Esiste poi un insetto che tende ad intaccare i germogli e che risponde al nome di Cidia, le cui larve riescono a penetrare all’interno dei frutti, danneggiandoli in maniera irreparabile.
Come e quando si effettua la potatura dell’albicocco?
Una delle operazioni più importanti alle quali si deve prestare la massima attenzione è proprio quella che risponde al nome di potatura, un intervento drastico che ha fini strutturali e non solo decorativi. Da una parte dobbiamo, infatti, garantire l’aspetto della pianta che deve sempre rispettare certi standard, ma non solo.
La potatura serve per rimettere in piedi l’albero laddove questo fosse cresciuto troppo o troppo poco, eliminando definitivamente le parti morte, i rami secchi e quelli che non riescono più a germogliare. Proprio per questo dobbiamo partire dal basso ed eliminare tutte queste componenti che potrebbero intaccare la salute delle foglie e delle gemme. Per questa ragione si consiglia di intervenire prima della fase della fioritura ovvero quando si avvicina la primavera e l’albero esce dalla sua fase vegetativa.