Questa pianta porta molta sfortuna: ecco quale

Questa pianta porta molta sfortuna: ecco quale


Nel campo della simbologia e delle energie positive o negative, le piante hanno per secoli avuto un ruolo principe e sono sempre state considerate capaci di influenzare l’ambiente limitrofo e in qualche caso anche il destino stesso dei loro possessori. In quest’ottica, quindi, non stupisce che alcune vengano viste sotto una cattiva luce, ossia come foriere di sfortuna.

Si tratta di credenze spesso legate a miti o leggende, nonchè tradizioni popolari che hanno contributio, con il passare dei secoli, ad amplificare e nutrire queste superstizioni. Di fatto, se molte piante vengono coltivate e curate, ancora oggi, in modo tale da portare fortuna e prosperità in casa, altre vengono del tutto evitate proprio perché sinonimo di sfortuna.

Credenti o meno a questi miti e leggende legati a piante molto diverse tra loro, è sicuramente interessante sapere cosa possa averne dato il via e anche la simbologia delle piante stesse. Alcune sono ritenute pericolose già da secoli, altre, invece, hanno guadagnato tale fama soltanto di recente. Ecco dunque quali sono le piante considerate più sfortunate.

Il fiore del lutto

Fra le piante ritenute più di cattivo auspicio c’è sicuramente il crisantemo in prima posizione, poichè strettamente legato al culto dei defunti ed è tradizionalmente utilizzato come fiore per decorare le tombe dei cari ormai scomparsi. Viene tenuta in cattivo auspicio praticamente in quasi tutta l’europa, Italia inclusa e regalare un crisantemo non è mai una buona idea.

Si tratta di una pianta dai fiori molto belli e candidi ma sono in tanti coloro che preferiscono evitare di coltivarla per timore di eventuali influssi negativi. In ogni caso è molto resistente e grazie anche alla varietà di colori disponibili (non esiste il solo bianco infatti) è perfetta per decorare e abbellire qualsiasi spazio esterno.

Sebbene in Europa sia vista in modo negativo, la pianta di crisantemo è invece vista molto positivamente in Giappone, ed è considerata, al contrario, un simbolo di prosperità e gioia. Viene anche associato alla longeveità e alla nobiltà, al punto da essere il fiore imperiale. Insomma, a seconda della cultura, una pianta potrebbe essere vista in un modo positivo o negativo.

L’edera e il cipresso

Un altra pianta considerata sfortunata o comunque malvista è l’edera. Essa simboleggia la tenacia e la resistenza, virtù proprie di questo rampicante, ma al contempo rappresenta anche i legami soffocanti e la difficoltà di lasciarsi il passato alle spalle. In diverse tradizioni popolane si ritiene che avere dell’edera in casa possa portare sfortuna proprio perché rappresenta le relazioni difficili e ostacoli che possono impedire il progresso dell’individuo.

Anche il cipresso è una di quelle piante maestose e bellissime che purtroppo vengono collegate al lutto e alla tristezza. In tantissime culture europee, e non solo, il cipresso viene notoriamente piantato in prossima e all’interno dei cimiteri poichè si ritiene che possa aiutare le anime dei defunti a trovare la pace e trapassare.

Avere un cipresso in casa, dunque, viene visto come un simbolo di sfortuna in quanto secondo molti sarebbe legato al mondo degli spiriti e possa quindi attirare energie negative. Detto questo, in ogni caso il cipresso rimane un albero dal portamento slanciato e solenne e dotato di una buona resistenza, capace anche di proteggere bene i giardini dal vento eccessivo.

La pianta della solitudine, il ficus

Fra le piante più diffuse in casa, il ficus è considerato in diverse culture e tradizioni come una pianta portatrice di sfortuna. Secondo alcune credenze, tenere dei ficus in casa non farebbe altro che attirare solitudine e isolamento e dunque non sarebbe assolutamente positivo per quanto concerne le relazioni interpersonali, specialmente se si è alla ricerca di una relazione sentimentale.

Si dice che il ficus sarebbe capace di creare una atmosfera di distacco emotiva dal prossimo e che il suo tronco, particolarmente nodoso e intrecciato, sia dunque una rappresentazione della difficoltà nella comunicazione tra individui. In diverse culture orientali esso viene associato all’introspezione e alla meditazione; ciò potrebbe spiegare in parte il suo legame con la solitudine.

Superstizioni a parte, comunque, il ficus rimane una pianta ottima da tenere in casa, perfetta come decorazione verde e capace di infondere calma e tranquillità. La sua buona resistenza e la facilità di cure la rendono una scelta perfetta per tutti coloro che desiderano avere una pianta da interno poco impegnativa.

L’oleandro

Infine, parliamo dell’oleandro, una pianta molto affascinante e dai fiori coloratissimi ma anche abbastanza tossica. Tutte le parti di questa pianta, infatti, dalle foglie ai suoi fiori, contengono all’interno alcune sostanze particolarmente velenose e nocive non soltanto per gli animali domestici come gatti o cani ma anche per l’uomo stesso.

Proprio tale caratteristica ha contribuito alla sua cattiva reputazione; sono molte le persone, infatti, che ritengono che l’oleandro porti sfortuna e che la sua presenza nel giardino di casa tenda ad attirare eventi negativi. Secondo alcune leggende, addirittura, pare che piantare l’oleandro in prossimità della propria casa possa attirare malattie o anche problemi finanziari.



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